giovedì 8 dicembre 2011

I PAESI CONFINANTI LA CAMBOGIA GUIDA

CAMBOGIA GUIDA,INFO UTILI
Cambogia

(nessun voto)
Autori: Federica Lipari , Federica Lipari  
Foto: Michele Falzone, Cristiano Lissoni 
Aggiornamenti di: Federica Lipari
ultimo aggiornamento: 11/8/2011


I templi di Angkor si riflettono in uno specchio d'acqua al tramonto
www.michelefalzone.net
Ventotto anni di guerra, dal 1970 al 1998, e non dimostrarli.
Merito probabilmente dello mentalità dei cambogiani, che non concepiscono la vendetta e che, una volta deposte le armi, hanno ripreso a vivere come se nulla fosse successo, assecondando ritmi secolari.
Del resto, è giusto così: chi conosce la storia cambogiana sa che in quegli anni i ruoli si sono spesso invertiti, le vittime sono diventate carnefici e viceversa, con il placet della comunità internazionale: Usa a Urss, Onu e Cee, Vietnam e Cina, tutti responsabili del gigantesco mattatoio nel quale sono letteralmente sparite un milione e 200 mila persone.
Tuttavia oggi l'atmosfera del Paese è sospesa in un limbo di dolce tranquillità se non di moderata euforia per un benessere che gradualmente, senza fretta, comincia ad affermarsi in alcune città. Come la capitale Phnom Penh o come Seam Reap, paesotto che il turismo ha trasformato nella moderatamente agitata (almeno per la realtà cambogiana) porta di Angkor.
Ma è solo un attimo: basta varcare quella soglia e si entra in una città-Stato che riunisce l'equivalente di tutti i tesori della valle del Nilo, tutto concentrato in un'unica area; ed è un'approssimazione per difetto. Un sito archeologico strabiliante, in grado di far ammutolire anche il turista più distratto.
Altrove, villaggi disseminati attorno al placido corso del Mekong, una natura sfavillante e una capitale cosmopolita e di grande fascino.
La Cambogia non tradisce le aspettative, conservando inoltre un'aura di mistero. Il che, in questi tempi globalizzati, non guasta affatto.

Notizie pratiche su cosa vedere:
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Burocrazia e sanità in breve
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Visto Turistico  Necessario 

Passaporto  Necessario 

Vaccino Febbre Gialla  Non necessaria 

Profilassi Antimalarica  Consigliata 

Vaccino Epatite A  Consigliato 

Vaccino Epatite B  Consigliato 

Vaccino Antitifico  Consigliato 


Burocrazia e visti
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Per entrare in Cambogia occorre il passaporto in corso di validità.
Il visto è necessario, costa 20 USD e si può ottenere all'arrivo: negli aeroporti si trovano i moduli da compilare e meglio essere muniti di fototessera da consegnare all'impiegato (ma se non l'avete ve la fanno sul posto).
Il nostro consiglio è di premunirvi dei dollari necessari al pagamento del visto: infatti non viene accettato altro tipo di moneta.
Arrivando in Cambogia via terra dal Vietnam il visto deve essere fatto prima, a Ho Chi Minh City per chi arriva dal Vietnam.
Se si vuole invece partire già con il visto l'Ambasciata cambogiana competente per i cittadini italiani è quella di Parigi (4, rue A. Yvon, tel. 0033-1 45034720).
Per ottenere un'estensione del visto oltre i 30 giorni rivolgetevi all'ufficio immigrazione di Phnom Penh (5, Street 200, tel. 23 424794): il costo è di 30 USD.
Per visitare il sito di Angkor occorre un pass che può essere fatto sul posto (40 USD) e per il quale vi verranno richieste 2 fototessera; il pass vale per tre giorni.
La stessa cifra è necessaria per ottenere il pass alla frontiera se provenite via terra o via fiume dal Laos.




Vaccinazioni
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Sono consigliate le seguenti vaccinazioni: colera, tifo, tetano, epatite A e B (alta incidenza di portatori del virus HBV), poliomielite, tubercolosi.
Per tutto l'anno e in tutto il Paese, ad eccezione della capitale, esiste il rischio di contrarre la malaria principalmente nella forma maligna da P. falciparum.
Esiste inoltre la zanzara del dengue che porta una febbre emorragica grave e spesso letale per i bambini: questo insetto vive nella acque stagnanti, è dunque utile portare un repellente per insetti tropicali, indossare pantaloni e vestiti con maniche lunghe e non profumarsi troppo per non attirare gli insetti.




Ora
I turisti italiani devono mettere avanti l'orologio di 6 h al momento del loro arrivo in Cambogia. Questo significa che quando in Italia sono le 12 in Cambogia sono le 18.
Quando invece in Italia c'è l'ora legale la differenza è di 5 ore. 




Quando andare
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Per visitare la Cambogia qualunque stagione potrebbe andare bene. Ricordiamo che tra maggio e novembre piove molto, ma in genere solo al pomeriggio, quindi ci si può muovere con un po' di fortuna senza troppi inconvenienti, ma bisogna attrezzarsi per il temporale che lava da capo a piedi.
La stagione migliore è tra novembre e gennaio, quando smette di piovere ma il Mekong e il Tonlé Sap sono ricchi d'acqua e la temperatura è fresca.
Assolutamente sconsigliato aprile: ancora non piove ma l'aria è carica di umidità e fa molto caldo. 




Quanto stare
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La Cambogia non è un Paese grandissimo: una prima visita può richiedere un minimo di 6 giorni per vedere almeno il sito di Angkor (2-3 gg.), i dintorni di Siem Reap (Tonlé Sap) e la capitale Phnom Penh (2-3 gg.). Se si ha più tempo a disposizione (15-20 gg.) si può approfittare per visitare il Paese muovendosi in macchina, passando così attraverso la campagna tra Siem Reap e Phnom Penh, dove si estende il sito pre-angkoriano di Kompong Thum, ancora parzialmente inghiottito dalla foresta.
Si può trascorrere anche qualche giorno al mare, al sud, in una zona ancora poco turistica, immersa nella natura. 




Da mettere in valigia
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In Cambogia fa caldo praticamente tutto l'anno. Sono consigliati abiti di cotone, preferibilmente vestiti che coprano le spalle, le braccia e il petto e pantaloni lunghi, sia per osservanza dei costumi locali (in alcuni luoghi non vi lasciano entrare se l'abbigliamento non è dignitoso), sia per proteggersi dal sole e dagli insetti. Inoltre mettete in valigia scarpe comode e da trekking per visitare il sito di Angkor (ci si arrampica), cappello, occhiali da sole, creme solari, farmaci, un adattatore.
Portate qualcosa in più, se potete, da regalare ai maestri delle scuole nei villaggi: li distribuiranno ai bambini (quaderni, matite, penne). 
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Elettricità
Conviene portare un adattatore. 
<>         É da tenere presente che gli adattatori non modificano in alcun modo la tensione o la frequenza della presa ma si limitano ad adattarne fisicamente l'ingresso alle spine italiane.
In questo paese ( Cambogia) abbiamo un voltaggio di 220 V con una frequenza di 50 Hz , e le seguenti prese: 
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Americana a 2 contatti 
Europea a 2 poli 






Indirizzi utili 

Burocrazia e Visti 
Ambasciata d'Italia a Bangkok 399 Nanglinchee Road Thungmahamek, Yannawa Bangkok
tel: +66-2-2854090/1/2/3, fax: +66-2-2854801 (cancelleria diplomat; +66-2-2854793
tel 2: +66-2-2854433/4
posta elettronica: ambasciata.bangkok@esteri.it
sito web: www.ambbangkok.esteri.it/Ambasciata_Bangkok
altre informazioni utili: L'Ambasciata d'Italia competente è quella di Bangkok, Thailandia 
Ambasciata d'Italia in Cambogia Monivong Boulevard 1, Phnom Penh
tel: (+855) 23 430020
posta elettronica: ambafrance@online.com.kh
altre informazioni utili: L’Ambasciata competente per l’Italia è quella francese 
<>         Consolati della Cambogia rue A. Yvon, Paris
tel: +33-1-45034720, fax: +33-1-45034740
altre informazioni utili: Il Consolato competente per l’Italia è quello di Francia 
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<>         Turismo e Cultura 
<>         Ministero del turismo della Cambogia 3 Monivong Bd, Phnom Penh
tel: (+855) 23 216666
posta elettronica: info@mot.gov.kh
sito web: www.mot.gov.kh/
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<>         Sanità e Sicurezza 
Ospedale Calmette Hospital, Monivong boulevard, Phnom Penh
tel: (+855) 23 723173
altre informazioni utili: parte del personale è francese 



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Come arrivare
Non esistono voli diretti Italia-Cambogia. Dall'Italia si può giungere in Cambogia con il volo di linea Thai che parte da Roma e arriva a Bangkok e da qui proseguire per la capitale Phnom Penh (circa 12 ore); oppure dal Laos con volo Atr della Lao Aviation che collega Vientiane a Siem Reap.
La Cambogia è collegata anche con Ho Chi Minh City, Kuala Lumpur, Hong Kong e Singapore: i voli sono giornalieri.
Via terra gli attraversamenti del confine sono tre: Moc Bai al confine con il Vietnam, Poipet al confine con la Thailandia e Voeung Kam al confine con il Laos.
Nel primo caso (confine con il Vietnam) è consigliabile avere già con sé il visto per la Cambogia, accompagnato da una dichiarazione che attesti l'uscita dal Paese attraverso quel valico doganale mentre a Poipet (confine con la Thailandia) il visto viene fatto senza problemi ed è possibile pagarlo sia in dollari che in bath thailandesi.
Sono sconsigliate le strade che portano a Siem Reap e Battambang poiché poco sicure e in pessime condizioni. (Da Bangkok il bus parte dalla stazione di Mo Chit destinazione Aranyaprethet, durata del viaggio fino al confine circa 4 ore; dal confine a Siem Reap ci si impiega circa 5 ore con un pick up o un'auto collettiva).
Per quanto riguarda la frontiera con il Laos si raggiunge via terra il valico di frontiera Voeung Kam per scendere poi in battello lungo il Mekong fino a Stung Treng; in questo caso il visto viene concesso alla frontiera.
Si ricorda che dal valico di Dom Kralor è possibile ottenere il visto dal Laos per la Cambogia, ma non viceversa.
E' bene comunque verificare tramite l'ambasciata prima della partenza.
Via mare ci sono navi veloci da Ban Hat Lek, nella provincia thailandese di Trat, e da Hong Kong Town. Anche in questo caso bisogna essere già in possesso del visto per la Cambogia (l'Ambasciata cambogiana a Bangkok si trova al 185 Rajadamri road , tel. 662 2546630, fax 662 2539859).

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Tasse di ingresso-imbarco
La tassa di ingresso per la Cambogia è di 25 USD e si paga all'arrivo nel Paese al momento dell'ottenimento del visto.
La tassa d'imbarco per lasciare l'aeroporto è di 25 USD (le cifre possono variare, si consiglia di verificarle prima di partire).
La tassa per i voli nazionali è di 10 USD a Phnom Penh. 




Cosa vedere e cosa fare
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Palafitte sul fiume Tonle Sap
www.michelefalzone.net

Sicuramente nell'immaginario collettivo l'attrazione principale della Cambogia è rappresentata dal sito archeologico di Angkor, l'ottava meraviglia del mondo, degno di competere con tutti i gioielli della Valle del Nilo nel loro insieme. Quindi sosta a Siem Reap, a un quarto d'ora dal sito di Angkor, per almeno tre giorni. Se siete appassionati di archeologia ci sono due circuiti (piccolo e grande), più alcuni monumenti un po' fuori dall'area (notevole il Banteay Srei, 30 km a nordest di Siem Reap).
Vicino alla cittadina di Siem Reap da non perdere la visita al villaggio galleggiante sul lago Tonlé Sap, dove i bambini si divertono a navigare dentro conche di alluminio, improvvisando battaglie sull'acqua. Siem Reap ha un affascinante mercato centrale, dove è bello indugiare.
Tra Siem Reap e Phnom Penh merita una visita il sito archeologico pre-angkoriano di Kompong Thum, risalente al VII sec. d.C., ancora avvolto dalla vegetazione.
È molto bella, ancorché scomoda, la strada che attraverso villaggi di campagna porta al sito.
Phnom Penh, la capitale, merita una sosta di almeno due giorni data la moltitudine di cose da vedere. Partiamo dai mercati, dove è straordinario assistere allo svolgersi della vita quotidiana, magari sorseggiando un ottimo caffè. Questi mercati, chiusi e abbandonati durante l'occupazione dei khmer rossi, stanno risorgendo a nuova vita, colorati e vivaci: in particolare il Mercato russo e il Central market in cui campeggia un orologio fermo alle ore 10 del 17 aprile 1975, giorno in cui Pol Pot ha preso possesso della città, accolto da una popolazione festante e ignara di quanto sarebbe accaduto.
Il Palazzo Reale, alla fine del lungofiume, Il Quartiere Francese, il Wat Phom e il Museo nazionale sono alcune delle mete imprescindibili di Phnom Penh, così come la navigazione in battello sul fiume fino alla confluenza del Mekong con il Sap e il Bassac. Suggeriamo inoltre di approfondire la conoscenza della storia recente della Cambogia (dal 1975 al 1998), tristemente legata alla guerra e al regime dei khmer rossi, per capire il passato di questo popolo e cogliere fino in fondo le suggestioni con una visita al Museo del crimine e del genocidio di Tuol Sleng, che in modo asciutto e onesto testimonia quei tragici anni. 
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Per ulteriori notizie pratiche su cosa vedere:
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Come spostarsi  



Voli interni

La Royal Air Cambodge gestisce pochi voli interni. 

Mezzi pubblici

Ci sono tre servizi di pullman con aria condizionata che fanno servizio tra Phnom Penh e le località marine di Kompong Som (Sihanukville): la strada è in condizioni accettabili. Ci sono pullman anche per Siem Reap, la strada è lunga e scomoda e il tragitto dura circa 6-8 ore (costo circa 6 USD).
Il treno è assai scomodo e sempre molto affollato, inoltre il servizio è lento e le infrastrutture sono vecchie.
Esistono collegamenti con il battello lungo il Tonle Sap tra Siem Reap e Phnom Penh (circa 5 ore di viaggio). I battelli sono moderni e confortevoli, dotati di aria condizionata, ma sono tipo aliscafi: scordatevi il viaggio romantico sul fiume guardando la vita scorrere sulle rive e arrostendo al sole.
Lungo il Mekong è possibile navigare con destinazione Kampong Cham, Kratie e Stung Treng. 

Mezzi a noleggio

Le strade non sono tutte in ottime condizioni e per questo è forse una fortuna che agli stranieri sia proibito noleggiare auto senza autista.
In particolare nelle zone rurali sono ancora rare le strade asfaltate.
Il traffico è composto soprattutto da biciclette (una moltitudine alla fine dei turni di lavoro), motorini (sui quali si va anche in quattro, cioè con tutta la famiglia appresso) e cyclo. Il traffico scorre lento e vige la regola della schivata: il tutto con grande calma e serenità. Gli incidenti sono pochi, in effetti.
Per noleggiare un'auto, rigorosamente con autista (ed è meglio così!), ci si può rivolgere agli hotel o alle agenzie di viaggio. Il costo è di circa 20-25 USD al giorno.
Si possono affittare motociclette da guidare da soli ma soltanto fuori città (8 USD).
Una curiosità: i cambogiani usano spesso i motorini, ai quali staccano gli specchietti retrovisori, considerati roba da barang (nasi lunghi, il nomignolo con cui chiamano gli occidentali). Sostengono infatti che dopo essersi specchiati a casa, prima di uscire, sia inutile guardarsi mentre si guida. E se arriva qualcuno da dietro? Nessun problema: suonerà il clacson! Va detto che gli incidenti sono scarsissimi e tutti vanno molto piano.

Per chi volesse organizzare il suo viaggio In Cambogia appoggiandosi a un'agenzia locale che dia un supporto logistico ottimale ma, al contempo, voglia sfuggire ai viaggi "da catalogo" suggeriamo di contattare l'Agenzia Asco Travel (Asco International Travel, Phnom Penh No. 2 St. 179, Sankat Tom Nop Tek, Khan Chamkar Mon - Phnom Penh, tel. (855-23)210831, fax. (855-23)217909 , mobile (24h) 012 845881, www.ascointernational.com). Propongono diversi itinerari, che possono essere personalizzati scegliendo il tipo di assistenza che si desidera, dal tutto compreso a situazioni più libere, in base a esigenze personali ed economiche. In Cambogia operano attraverso alcune validissime guide italiane che possono accompagnare il viaggiatore alla scoperta del paese non solo dal punto di vista storico-artistico ma anche umano, fornendo anche materiale autoprodotto (opuscoli, ecc...) per approfondire la conoscenza del territorio, proprio per questo un'agenzia abbastanza unica nel suo genere.


Altri mezzi

Il trasporto pubblico in città è affidato a cyclo o tricicli e a mototaxi, davvero economici (1.000-2.000 riel), meglio accordarsi sul prezzo prima perché nelle zone turistiche la cifra può lievitare.
Ad Angkor ci sono molti taxi; una giornata costa circa 20 USD, ma per visitare i templi più lontani si può pagare anche 40 USD.
Esistono infine i taxi collettivi, molto economici ma anche affollati.
Una buona alternativa è offerta dai tuk tuk: costano circa 10 USD al giorno (15 USD se volete visitare i templi più lontani) e trasportano anche due persone. 

Patente

Carburante




Dormire
In Cambogia gli hotel, le pensioni e le guesthouses stanno fiorendo ovunque nei centri di attrattiva turistica, dove si possono trovare sistemazioni per tutte le tasche.
Il prezzo medio di una camera doppia in guesthouse è di 12-18 USD a notte; dai 20 USD in su le camere dovrebbero essere dotate di acqua calda, frigo, aria condizionata e talvolta Tv satellitare.
Nelle zone di campagna, poco o per nulla frequentate dai turisti, gli alloggi sono molto carenti per il momento.
Si consiglia di visionare le camere prima di affittarle e di verificare il funzionamento dell'impianto di condizionamento, indispensabile nella stagione umida.
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Mangiare
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Spuntino (Battambang)
photo.lissoni.it

La cucina cambogiana è simile a quella thailandese ma non è affatto piccante (in genere aglio e peperoncino vengono serviti a parte).
Abbondante la verdura fresca e saporita, la frutta, la carne (maiale, pollo, manzo) e il pesce, quest'ultimo ottimo, soprattutto i gamberetti di fiume.
Ogni piatto è accompagnato da riso e tè serviti gratuitamente come prassi.
Si trovano anche ristoranti cinesi e vietnamiti. Un piatto particolare è l'amok, stufato di pesce servito nella noce di cocco intagliata a guisa di pentola.
I curry di carne o di pesce cotti nel latte di cocco sono squisiti, così come l'insalata di mango e pesce secco.
Una costosa prelibatezza sono gli insetti fritti (ragni, cavallette e scarafaggi) e conditi con abbondante aglio: vinta l'impressione iniziale sono davvero buoni, provare per credere! Soprattutto i ragni, che hanno un sapore simile ai nostri crostacei. Dati i trascorsi coloniali francesi, in Cambogia come in Laos si possono trovare croissant e baguette con paté.
Non ci sono molti ristoranti in Cambogia ma la maggior parte degli hotel e delle guesthouses prevede il servizio di pranzo e cena anche per chi non è ospite della struttura.
Nella capitale si trovano facilmente anche ristoranti vietnamiti, cinesi, indiani, thai mentre per strada si incontrano venditori ambulanti di panini e baguettes.
A Phnom Penh segnaliamo il ristorante Friends (215 street 13, nei pressi del Museo nazionale): collabora con l'organizzazione Mith Samlauh che aiuta i bambini di strada. Il locale è bello, il menu ampio e i piatti curatissimi.
A Siem Reap ci sono moltissimi ristoranti per tutte le tasche; i vari piatti costano da 1,5-2 USD in su. Se invece volete mangiare nel sito archeologico di Angkor Wat, fuori da templi principali ci sono dei ristorantini all'aperto molto spartani. 

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Moneta e carte di credito
La moneta ufficiale della Cambogia è il riel.
Non esistono monete ma solo banconote.
Ovunque, anche al mercato, si può pagare in dollari, procuratevi perciò biglietti di piccolo taglio. Le banconote superiori ai 20 USD oppure stropicciate o con sopra scritte non sono accettate (in altre parole, non è necessario che le banconote in dollari siano nuove, solo non devono essere rovinate, con scritte, tagliate o strappate).
Travellers' cheque e carte di credito sono difficili da usare, solo a Phnom Penh e solo in alcune banche vengono accettati ma con commissioni altissime (10 USD circa!).
Sportelli bancomat sono presenti sia in aereoporto che in tutte le principali località turistiche e consentono di prelevare dollari in contante.
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1 Euro = 5.903,08 Riel Kampuchea
1 USD = 4.038,50 Riel Kampuchea
dati aggiornati al 29/04/11 
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Sanità
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Emergency, Centro chirurgico per le vittime di guerra
photo.lissoni.it

Come sempre quando si visitano località a queste latitudini è meglio prendere alcune precauzioni.
In Cambogia è consigliabile non bere acqua dai rubinetti ed evitare il ghiaccio, non mangiare verdura cruda e frutta che non si possa sbucciare personalmente. Fa molto caldo quindi è bene bere molto, soprattutto quando si visitano i siti archeologici.
Negli ultimi tempi è giunta notizia anche in Italia del diffondersi dell'influenza dei polli: colpisce soprattutto chi maneggia animali affetti dal morbo, vivi o morti. Una volta cotto il pollo, il virus viene ucciso e non è più dannoso. Comunque, se non si è sicuri, si possono mangiare molti tipi di carne di altro genere: la scelta non manca.
Attenzione ai serpenti e alle sanguisughe; segnalato anche il rischio di rabbia.
Il servizio sanitario è ancora piuttosto precario.
Per problemi sanitari ci si può rivolgere al Calmette Hospital di Phnom Penh (Monivong boulevard, tel. 23 723173) oppure farsi trasferire a Bangkok.
Per problemi più gravi meglio farsi rimpatriare in Italia: allo scopo è consigliabile stipulare un'assicurazione sanitaria prima di partire.
Per problemi meno gravi la migliore farmacia, in quanto la più rifornita, è la Pharmacie de la Gare a Phnom Penh, vicino alla stazione ferroviaria.

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Sicurezza

Mercato di Battambang
photo.lissoni.it

La Cambogia è un Paese tranquillo dove le guardie agli incroci appendono i fucili mitragliatori agli alberi fino alla fine del turno di servizio.
Nei mercati i soldi vengono lasciati in bella vista sui banchi e lo scippo è una pratica sconosciuta. È comunque bene, per rispetto verso chi vive in condizioni economiche così semplici non esibire oggetti preziosi o gioielli costosi.
Nelle zone più turistiche spesso si viene circondati da venditori o mendicanti, ma non ci sono problemi né fastidi: se non si è interessati all'acquisto o alla questua è sufficiente negare facendo un gesto con la mano o non mostrare interesse e si viene lasciati stare immediatamente.
La Cambogia è uno tra i Paesi con il maggior numero di mine inesplose sul suo territorio (province di Battambang, Banteay Meanchey, Pursat, Siem Reap e Kompong Thom): si consiglia pertanto di non lasciare mai i sentieri segnati e di non avventurarsi per proprio conto in mezzo ai campi (l'avvertenza vale anche per i dintorni di Angkor). Meglio quindi viaggiare possibilmente accompagnati da una guida e mai di notte.
Banditismo e delinquenza sono diffusi soprattutto nell'area compresa tra Kratie, Snuol e Stung Treng (contrabbando di legname).
Sono sconsigliati viaggi nella provincia di Preah Vihear, in particolare nell'area ove è sito l'omonimo tempio khmer ed in prossimità del suo confine con la Thailandia, per via della presenza militare di entrambi i Paesi dovuta ad una disputa di confine ricorrente e che sta attraversando un momento di crisi.



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Comportamenti
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Come in ogni parte del mondo occorre prestare attenzione a come ci si veste e ci si muove. Preferite abiti che coprano spalle, braccia, petto e gambe; vestiti più succinti o scollati nella migliore delle ipotesi suscitano ilarità, ma in alcuni luoghi potrebbero non consentirvi di entrare (pagode e palazzi).
È consigliabile non scambiare effusioni davanti a terzi, nemmeno tra marito e moglie: in particolare è considerato oltraggioso prendere una donna per mano, pare che sia una gestualità infamante, ammessa solo con prostitute. Ci si saluta con un lieve inchino giungendo le mani sopra il capo, davanti al viso o sotto il mento secondo la familiarità con l'interlocutore.
In Cambogia ci si esprime sempre con gentilezza, non si urla e non si cede alla collera. Nel lessico cambogiano non esistono gli insulti, il dissenso più totale può essere espresso fissando l'interlocutore negli occhi e puntandogli l'indice contro (senza toccarlo): questo è segno di grande disprezzo.
Nelle pagode e nel Palazzo Reale di Phnom Penh si entra senza scarpe (si possono tenere i calzini), ci si siede a gambe incrociate (gli uomini) o raccolte di lato (le donne). Nel Palazzo Reale è vietato fare fotografie all'interno degli edifici, pena il sequestro della pellicola, a causa di un episodio increscioso occorso alcuni anni or sono: sedicenti turisti hanno utilizzato le riprese come sfondo per una pellicola pornografica.
Nei centri urbani, presso le zone più turistiche, è facile incontrare persone mutilate che chiedono l'elemosina: suggeriamo ai turisti di non assecondare questo tipo di richieste che tolgono dignità all'individuo. Esiste infatti un programma di riabilitazione e integrazione delle persone rese inabili dalla guerra; l'associazione ha sede a Phnom Penh e si chiama Nacional Centre of Disable Persons' Building (3 Norodom boulevard; www.ncdpcam.org. Si possono fare donazioni o acquistare prodotti artigianali, anche se piuttosto cari).
Per chi volesse portare con sé quaderni, matite, penne ricordiamo che l'alfabetizzazione in Cambogia è dell'80% e che questo materiale è richiestissimo. Può essere lasciato ai maestri delle scuole che si incontrano durante il viaggio: ècertamente il modo più sicuro per far arrivare aiuti a chi ne ha veramente bisogno (sono graditi anche medicinali di base).
I bambini sono molto educati e dolcissimi, gradiscono ricevere caramelle o matite da usare a scuola e ringraziano sempre con un gentile inchino. Vicino ai siti archeologici ce ne sono moltissimi che vendono manufatti graziosi ed economici.
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Viaggiare con bambini
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Incontro alle porte di Angkor wat
photo.lissoni.it

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Viaggiatori disabili
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Curiosità
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Il cambogiano è una lingua figurata, talvolta più che con le parole ci si esprime attraverso concetti: è per questo che non esistendo il termine aeroporto né aereo si parla del "terreno spianato delle barche volanti" o a proposito del latte si dice "il liquido che esce dalle mucche".
Le feste del buddhismo theravada vedono come massimo momento per acquisire meriti l'offerta ai templi durante i giorni di festa (che corrispondono alle fasi lunari). L'importante è l'atto di offrire: una volta donato il cibo, ad esempio, questo può essere ripreso e consumato con i monaci. Sono importanti anche gli atti di carità: vicino ai templi ci sono numerose gabbiette piene di passerotti: facendo un'offerta si può liberare un uccellino che ritornerà poi da solo in gabbia, dove sa di trovare cibo, ma l'importante è stato l'atto di carità di chi lo ha liberato anche solo per pochi minuti.
Nei mercati in Cambogia si vendono moltissimi orologi, spesso patacche di tutte le fogge, i cambogiani ne vanno pazzi. Ciò ha una ragione: durante i 3 anni 8 mesi e 20 giorni del regime di Pol Pot ai cambogiani fu praticata una singolare tortura psicologica mediante la cancellazione del tempo. Nessuno poteva sapere che ora fosse e tanto meno che giorno o anno: era l'inizio della soppressione di qualunque desiderio di vivere. 
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Guide e libri




Link utili 

 www.cambodia-web.net <>>
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 www.mot.gov.kh <>             
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sito ufficiale del Ministero del Turismo cambogiano 

 www.telesofasia.com/cambodia.htm <>>
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in inglese, con notizie sempre aggiornate in particolar modo relative al percorso via terra tra Cambogia e Thailandia 

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Il paese in cifre
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Capitale  Phnom Penh 

Superficie  181.040 kmq 

Popolazione  14.242.000 (2008) 

Densità  70 ab./kmq 

Religione  buddhismo theravada, islamismo, cristianesimo 


Geografia e territorio
MODIFICA TESTO
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Visualizzazione ingrandita della mappa
La Cambogia è un Paese abbastanza pianeggiante situato nel cuore dell'Indocina. Confina con il Laos a N-E, con il Vietnam a E e S-E e con la Thailandia a O. A S-O si affaccia sul Golfo del Siam con 443 km di costa quasi incontaminata.
Vi sono inoltre due grandi bacini idrografici: il fiume Mekong e il lago Tonlé Sap (Lago grande).
Il Mekong nasce in Tibet e dopo aver attraversato il Myanmar, la Thailandia e il Laos scorre in Cambogia per 500 km circa per sfociare poi nel Mar Cinese meridionale, già in territorio vietnamita. All'altezza di Phnom Penh il Mekong si divide in due rami. Quello occidentale prende il nome di Bassac e durante la stagione delle piogge, a causa delle maree e del forte flusso di acqua, inverte per sei mesi il suo corso (dal delta al lago Tonlé Sap), per poi tornare a scorrere verso il mare nella stagione secca. Il Tonlé Sap occupa una vasta area della Cambogia nordoccidentale. Dal suo andamento dipendono l'agricoltura e la pesca in tutto il Paese. Nei periodi di secca (da novembre a marzo) la superficie del lago si riduce a un terzo (2.500 kmq) e la sua profondità è di 2 m appena, poco più di una palude in cui le secche sono in agguato. Al contrario, nella stagione delle piogge il lago triplica la sua superficie fino a 8.000 kmq, con una profondità di 14 m, inondando le strade e le foreste di mangrovie circostanti, giungendo fino alle pendici delle colline. Il Tonlé Sap è ovviamente pescosissimo e ciò costituisce la fortuna degli abitanti del villaggio galleggiante, di etnia Cham e vietnamita (dal tipico copricapo triangolare), cui la religione non impedisce di pescare. I contadini khmer, buddhisti, invece non possono uccidere animali. 
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Ecologia e ambiente
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Villaggio galleggiante Chong Kneas
photo.lissoni.it

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Clima
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Il clima è di tipo monsonico, quindi tra maggio e ottobre la stagione delle piogge porta violenti scrosci d'acqua generalmente limitati al pomeriggio.
Da novembre a gennaio le piogge rallentano ed è questo il momento ideale per visitare il Paese: tutto è verde e brillante, l'aria è fresca, le piscine sacre dei templi di Angkor sono colme d'acqua e riflettono le sagome dei monumenti.
Tra febbraio e aprile inizia la stagione secca, i corsi d'acqua si abbassano notevolmente. Fra la fine di marzo e aprile, in particolare, il caldo è insopportabile.
La temperatura massima varia dai 30° C in media di gennaio ai 40° C di aprile.
Di notte, le temperature medie non scendono mai sotto i 15° C per arrivare ai 20°-24° C di aprile.
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Popolazione
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Dintorni di Battambang
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Il 90% della popolazione cambogiana è di etnia khmer, discendenti da popoli di origine indoeuropea giunti in Cambogia dall'India del nord: i loro lineamenti sono caratterizzati da visi perfettamente ovali e pelle scura.
Il secondo gruppo etnico è quello vietnamita (1 milione circa): vive prevalentemente nelle città o sul Tonlé Sap.
Al terzo posto l'etnia Cham, musulmana, originaria anch'essa del Vietnam; infine cinesi e minoranze delle cosiddette terre alte. Nella struttura statale i khmer amministrano il potere e la cultura, ma sono scarsamente intraprendenti nel commercio gestito prevalentemente da cinesi e vietnamiti. Per capirci: i cambogiani coltivano fiori solo per il piacere dei loro occhi, non per venderli. 
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Lingua
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In Cambogia la lingua più diffusa tra la popolazione è il khmer o cambogiano, appartenente al gruppo austroasiatico.
La scrittura deriva dal sanscrito e dal pali e l'alfabeto è di derivazione indiana.
Tra gli anziani è ancora diffuso il francese mentre i giovani impiegati nelle strutture turistiche parlano soprattutto l'inglese. 
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Religione

Le radici degli alberi intrappolano in maniera suggestiva le rovine dei templi
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Il 90% dei cambogiani pratica il buddhismo theravada, detto del piccolo veicolo, basato su quattro nobili verità.
Il fedele cerca di guadagnare meriti facendo donazioni ai templi, comportandosi in modo corretto e giusto, rispettando gli altri e cercando di non perdere mai la calma.
Il primo voto dei monaci è la mendicità e il primo dovere di un buon buddhista è l'offerta: per questo a chiunque mendichi verrà offerto senz'altro riso e tè. Anche il viaggiatore lungo la strada può trovare otri pieni d'acqua e pentole di riso in caso di necessità.
I fedeli vanno alla pagoda prevalentemente durante le feste legate alle fasi lunari (4 volte al mese), offrono cibo ai monaci e poi si fermano a mangiare con loro. Ogni uomo passa qualche anno al monastero (dove si impara anche a leggere e a scrivere), il voto è revocabile in qualsiasi momento.
Anche le donne possono prendere i voti: in genere lo fanno dopo una certa età, quando non hanno più l'impegno della famiglia. Allora si rasano la testa e indossano una veste bianca.
Accanto al buddhismo sopravvive anche il culto degli spiriti: vicino a ogni abitazione c'è sempre una casetta dove alberga un nume al quale si fanno offerte di cibo o di fiori. La dimensione della casetta è proporzionale alla potenza dello spirito da ammansire.
Di fronte alle pagode, invece, c'è sempre un tempietto vuoto, senza il Buddha, affinché chiunque non sia buddhista possa pregare immaginandovi la sua divinità. In quanto a tolleranza religiosa abbiamo molto da imparare dai cambogiani!
Tra le minoranze religiose vi sono gruppi di musulmani Cham e di cristiani, questi ultimi soprattutto di etnia cinese e vietnamita.
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Storia
I primi abitanti della pianure alluvionali si stabiliscono in questi territori intorno al 200 a.C., vivono su palafitte o nelle caverne e si cibano prevalentemente di riso e pesce
Il primo Stato fiorente sorge nel delta del Mekong verso il 300 d.C. e si chiama Funan. È un regno che prospera intorno ai commerci in quanto si trova lungo la via della seta in un periodo in cui si sviluppa il commercio tra l'Asia e il Medio Oriente. In questo stesso periodo il regno del Funan inizia a importare le tradizioni religiose indiane, prima il culto di Shiva e Vishnu e successivamente il Buddhismo.
Negli anni 500-700 d.C. nell'entroterra, vicino alla confluenza del Mekong con il Sap, sorge uno Stato protokhmer chiamato Chenla dai cinesi. Questo regno dà vita anche a uno stile artistico e architettonico proprio, che si può ammirare ancora oggi nella zona di Sambor Prei Kuk.
L'era di Angkor, senza dubbio la più nota, ha inizio nel IX sec. d.C. con il re Jayavaraman II, che si proclama re-dio e si stabilisce a Roluos, vicino ad Angkor. Inizia la costruzione del complesso architettonico di Angkor, un'opera colossale di ispirazione religiosa ma supportata da un raffinato e imponente sistema di irrigazione, che permette lo sviluppo e la crescita del regno.
Per secoli l'agricoltura sarà così fiorente che si potranno effettuare 4 raccolti di riso all'anno e dentro la cerchia muraria vivranno 1,2 milioni di persone, più di quante ne ospitasse Roma all'apogeo dell'Impero. Angkor è talmente magnifica da lasciare affascinato perfino un rappresentante di Gengis Khan, pure avvezzo agli splendori della corte cinese.
Il culto di Shiva e Vishnu si affianca a quello di Buddha, destinato ad crescere con il tempo.
Ovviamente giunge anche per Angkor l'era del declino. I popoli confinanti, Cham e Siamesi, periodicamente compiono incursioni e saccheggi, la capitale del regno viene trasferita più a sud, a Lovek, fino alla capitolazione definitiva nel XVI sec.

A metà del XIX sec., in pieno colonialismo, i francesi sbarcano a Saigon e costringono il re Norodom a firmare un trattato che rende la Cambogia un protettorato francese. Vengono ridefiniti i confini con il Vietnam e la Thailandia: al primo viene riconosciuto il controllo sul delta del Mekong mentre la seconda è costretta a cedere alcune province. È corretto affermare che è proprio la presenza francese a salvare, in qualche modo, l'esistenza stessa di uno Stato cambogiano perennemente nel mirino dei due aggressivi vicini indocinesi, Vietnam e Thailandia. Che infatti invade la Cambogia durante le cosiddette guerre d'Indocina. Ma re Sihanuk, salito al potere nel 1942, espelle i thailandesi nel 1946 e ottiene l'indipendenza dalla Francia nel 1953.
Durante il periodo della guerra del Vietnam Sihanuk rompe i rapporti con gli Usa. Molti comunisti cercano rifugio in Cambogia, ma il re li considera una presenza sgradita e pericolosa e li perseguita assieme ad altri dissidenti.
Nel 1970 con un colpo di Stato della destra, il generale Lon Nol, appoggiato dagli americani, prende il potere: Sihanuk si rifugia a Pechino rivolgendo un appello a tutte le forze antimperialiste e stabilendo i primi contatti organici con i khmer rossi di Pol Pot.
Nel 1973 termina la guerra in Vietnam: solo in questo periodo sono state sganciate sulla Cambogia 250.000 tonnellate di bombe! Sul suo territorio, infatti, correva il cosiddetto sentiero di Ho Chi Minh, usato dalle truppe vietnamite per spostarsi lungo il confine e sistematicamente preso di mira dall'aviazione Usa.
Il 17 aprile del 1975 Pol Pot e le sue truppe entrano in Phnom Penh, sconfiggono l'esercito di Lon Nol, evacuano tutte le città trasferendo la popolazione nelle campagne e impongono l'obbligo del lavoro agricolo. Pol Pot dà seguito alle teorie sullo sviluppo rurale della Cambogia espresse nella sua tesi di laurea conseguita a Parigi con tanto di lode! Per 3 anni, 8 mesi e 20 giorni la Cambogia vive l'incubo di una dittatura spietata, ma in qualche modo in continuità con le vicende drammatiche avvenute sino ad allora.
La connivenza della comunità internazionale è totale: tutte le istituzioni mantengono con il regime di Pol Pot normali contatti diplomatici, anche Sihanuk collabora a vario titolo. Durante questo periodo Pol Pot sopprime tutti i dissidenti: prima si rivolge all'esterno del partito, poi all'interno, perseguitando e uccidendo anche i suoi stessi uomini dopo averli costretti attraverso la tortura a confessare i complotti più assurdi. Alcuni oppositori cambogiani riescono a ottenere l'appoggio dei vietnamiti che nel 1979 entrano a Phnom Penh e la liberano. Il governo di Hanoi istituisce un esecutivo di solidarietà nazionale che rimane al potere fino al 1989, anno in cui i Vietkong si ritirano.
I khmer rossi e lo stesso Pol Pot, che d'ora in poi avrà un nome in codice (ma anche Pol Pot è uno psudonimo, il suo vero nome è Kieu Samphan), si rifugiano nelle regioni più remote della Cambogia, da dove continuano la lotta. Sihanuk, fuggito a metà della dittatura, torna dal suo esilio volontario a Pechino nel 1991.
Nel 1993 si tengono le prime elezioni sotto il controllo delle Nazioni Unite: partecipano anche i khmer rossi con un loro partito, del tutto legittimo, che non ottiene grandi consensi.
Pol Pot muore nel 1998, l'anno dopo vengono arrestati due dei suoi uomini, Tamok e Deuch, responsabili della prigione di Tuol Sleng, a Phnom Penh, l'unica nella quale sono state trovate prove documentali degli eccidi: sono ancora in attesa di processo.
Attualmente al governo siede il figlio di Sihanuk, Ranarridh, coadiuvato dall'ex generale dei khmer rossi Hun Sen, poi nemico giurato di Pol Pot, e da altri personaggi di quel terribile periodo che si sono riallineati. 
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Costituzione
La Cambogia è una monarchia costituzionale.
Attraverso alterne vicende re Sihanouk ha governato il Paese dal 1941 all'ottobre del 2004, quando ha abdicato in favore del figlio Norodom Ranariddh (che ha un quarto di sangue italiano per parte di madre).
La Cambogia è diventata ufficialmente una monarchia nel 1993, a seguito delle elezioni organizzate dalle Nazioni Unite dopo il succedersi di vari colpi di Stato tra cui i tragici anni dei regimi di Lon Nol e Pol Pot (1970-1979). A riconoscimento della ritrovata pace la Cambogia è stata ammessa all'Asean, il mercato comune asiatico, nel 1999. 

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Situazione politica
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Nell'ottobre del 2004 re Sihanouk ha abdicato lasciando il suo trono al figlio Ranariddh dopo essere stato presente nella vita politica del paese per oltre 60 anni. Durante questo periodo Sihanouk ha governato il Paese ad intermittenza, talvolta come primo ministro, talvolta alla guida di un suo partito, talvolta vivendo all'estero (Cina).
Costretto a dimettersi e poi allontanato nel 1970 dai militari autori del colpo di Stato del generale Lon Nol, si è alleato con i khmer rossi che nel 1975 prendono il potere in Cambogia e danno il via a 3 anni, 8 mesi e 20 giorni tra i più tragici della storia cambogiana, terminati grazie all'intervento dell'esercito vietnamita. Attualmente solo due rappresentanti del regime sono in carcere (Deuch e Tamok), in attesa di un processo che forse non si farà mai. Gli altri responsabili girano tranquilli per il Paese dichiarandosi estranei ai fatti o partecipando attivamente alla vita politica: è il caso del generale Hun Sen, che condivide il potere con il re Ranariddh e pare stia anche governando con una certa efficacia. Il partito che regge il Paese è di stampo comunista filo-vietnamita anche se fra i due paesi c'è ancora tensione.
La popolazione sta vivendo sicuramente un periodo più disteso, nonostante le difficoltà oggettive.
Quello che colpisce la mentalità occidentale è il rapporto che i cambogiani hanno con il loro tragico e recente passato: non se ne parla affatto. Tutti, vittime e carnefici, convivono con una ritrovata pace e non accennano all'argomento, al punto che non riescono a capire come in Occidente siano perseguiti ancora i criminali nazisti a tanti anni dalla fine della Seconda guerra mondiale. 
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Economia
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L'economia della Cambogia è basata essenzialmente sull'agricoltura e sulla pesca. Ogni contadino dispone di un appezzamento di terreno per produrre quanto basta per sé e per la sua famiglia.
La Cambogia è quindi un Paese povero, almeno secondo i criteri occidentali, ma certo non in miseria. Molto proviene anche dall'allevamento e dalla pesca, le acque del Mekong e del Tonlé Sap sono infatti pescosissime.
Mancano infrastrutture e fabbriche, i movimenti di merci avvengono soprattutto tramite il fiume il cui delta però si trova interamente in territorio vietnamita, precludendo alla Cambogia l'accesso a una parte dei commerci via mare.
Il turismo potrebbe diventare in futuro una fonte di ricchezza. Le strutture per l'accoglienza stanno aumentando a vista d'occhio, solo nella zona di Siem Reap (base per la visita di Angkor) negli ultimi anni si è passati da tre a un centinaio di alberghi, più una quarantina di guesthouses. Meriterebbero restauri anche i siti pre-angkoriani di Kompong Thum, molto affascinanti ma privi di tutela e ormai cadenti. I mercati di Phnom Penh e delle altre cittadine, chiusi e distrutti durante il regime di Pol Pot, stanno adesso riaprendo e il commercio di prodotti artigianali (stoffe, argenti, legno) sta conoscendo un nuovo impulso.
La Cambogia importa purtroppo molto dai Paesi confinanti, soprattutto dalla Thailandia, spendendo forse più di quanto possa permettersi. 
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Festival e tradizioni
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Accanto alle feste celebrate in tutto il mondo (Capodanno, primo maggio) la Cambogia festeggia altri avvenimenti civili e religiosi.
Tra gli appuntamenti degni di nota in ambito laico ricordiamo il compleanno del re (3 giorni) e quello della regina. Purtroppo il figlio di Sihanouk, che attualmente è salito al trono, non ha moglie e quindi i cambogiani hanno perso, almeno temporaneamente, la festa della regina.
Il 9 maggio si commemorano le vittime dei khmer rossi mentre il 9 novembre è il giorno dell'Indipendenza dalla Francia, ottenuta nel 1953.
Il primo febbraio si celebra il Trattato di amicizia tra Vietnam e Cambogia del 1980 anche se fra i due Paesi i motivi di attrito sono ancora vivi e i due popoli si disprezzano.
Le feste religiose sono legate a ricorrenze buddhiste e vengono calcolate sull'alternarsi delle fasi lunari e sui cicli delle stagioni.
In particolare è molto suggestiva la Festa delle acque (Bon Om Tuk) che si celebra a ottobre-novembre (plenilunio del mese buddhista di kadeuk), all'inizio della stagione secca, quando il fiume Sap inverte il suo corso e inizia a scorrere dal lago Tonlé Sap verso il mare. In questa occasione a Phnom Penh, dove il Sap confluisce nel Mekong, si tengono gare su barche cerimoniali.
DA:http://www.imondonauti.it/asia/guida_cambogia.htm

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